Uno dei ricercatori che più si è dedicato allo studio del rapporto tra computer ed educazione è l'americano Seymour Papert, uno studioso che opera presso il prestigioso MIT (Massachussets Institute Technology) di Boston, uno dei centri di ricerca che maggiormente si occupa di sviluppo tecnologico e degli effetti che questo ha sulle dinamiche culturali della società odierna.

Il contributo di Papert è sia teorico che pratico, nell'intenzione di permettere ai bambini di avere disponibilità di strumenti per concretizzare il loro pensiero astratto, ma anche per "realizzare ed esplorare creature artificiali". Celebre in questo senso è l'estensione ai "mattoncini Lego" di un vero e proprio set di robotica che, vedremo dopo, hanno trovato delle applicazioni da parte dei bambini veramente interessanti.

Da un punto di vista teorico il contributo si può ricondurre alla formulazione dell'idea di costruzionismo, un'interpretazione e rivisitazione di quelle che erano le osservazioni portate dagli psicologi cognitivisti, il cui uso pedagogico attuale si fa risalire alla dottrina di Piaget. Secondo l'idea di questo movimento pedagogico, come abbiamo anche precedentemente visto, le conoscenze "non possono essere trasmesse o convogliate già pronte ad un'altra persona", basta vedere infatti come ogni soggetto "ricostruisce una versione personale dell'informazione che l'interlocutore cerca di convogliare". Il costruzionismo di Papert aggiunge a quest'idea la connotazione di "set da costruzioni" nel senso che ogni costruzione mentale può essere associata ad una serie di parti montate e costruite insieme; un qualcosa come i linguaggi di programmazione che sono considerati "set" da cui si possono creare dei programmi. Secondo Papert ogni costruzione della "testa" si verifica in modo "particolarmente felice quando è supportata dalla costruzione di qualcosa di molto più concreto, cioè un prodotto materiale, concreto che può essere mostrato, discusso, esaminato, sondato ed ammirato perché è lì ed esiste".

Da parte sua, quindi, si evidenzia una distanza da Piaget nella rivalutazione di quello che chiama il "pensiero concreto", "cioè una rivalutazione degli aspetti non astratti del pensiero", che spesso vengono non considerati in favore della presunta superiorità del pensiero astratto e formale. C'è uno spostamento dell'attenzione "dagli stadi generali" dello sviluppo cognitivo di Piaget ad uno studio dei contesti che rendono possibile questo sviluppo e dei diversi stili di apprendimento.

In quest'ottica si collocano le applicazioni pratiche che contraddistinguono l'attività di Papert:

il linguaggio LOGO

mattoncini LEGO programmabili

Chiudiamo questa parte di presentazione del pensiero di Papert con una considerazione contenuta in un suo articolo, in cui immagina un ingegnere del 1800 che inventa il "motore a reazione" e lo prova ad applicare alle carrozze di cavalli. La carrozza chiaramente va distrutta in mille pezzi e quindi l'ingegnere arriva alla conclusione che la tecnologia non è di aiuto per il settore dei trasporti. Papert usa questa metafora per descrivere quegli approcci alla "istruzione computerizzata" che, certe scuole hanno, quando utilizzano le nuove metodologie per appoggiare dei metodi didattici obsoleti o prettamente "tipografici".