La professione del ludotecario non segue un iter predefinito. Per diventare ludotecari è possibile attingere dalle proprie esperienze individuali o si può essere condizionati dalle diverse esigenze dei vari contesti sociali.

Il ludotecario è una figura professionale polivalente che in mancanza di precisi curricula non ha una uniformità di formazione. All'interno di questa figura quindi vi sono operatori provenienti dalla scuola, psicologi, pedagogisti, operatori provenienti da istituti professionali per l'infanzia, animatori (sia provenienti da corsi professionali regionali che formati sul campo) e volontari senza formazione specifica. Solitamente i ruoli e le competenze non sono ben definiti.

Il ruolo del ludotecario, quindi, è estremamente complesso: egli infatti non deve essere un semplice animatore, ma deve essere un educatore specializzato, con competenze pedagogiche e psicologiche.

La sua opera in ludoteca deve essere permanente, non saltuaria o mal retribuita, come spesso accade in molti settori ludici. Gli educatori devono avere una specializzazione, una preparazione adeguata, un titolo di studio ed una sicurezza economica.

La preparazione del ludotecario non deve essere solo teorica; egli, infatti, deve produrre un'atmosfera distensiva e creativa che permetta ai bambini di acquistare fiducia in se stessi e di risolvere in modo soddisfacente i loro problemi di natura affettiva ed emotiva, deve avere con loro un rapporto di collaborazione continua, scambio di esperienze, deve essere la loro guida e soprattutto deve "giocare con loro". Il ludotecario, infatti, non deve solo "saper far giocare", ma deve anche saper giocare e conoscere i vari tipi di gioco dell'età evolutiva.

La sua opera deve essere caratterizzata da studio, ricerca, programmazione, verifiche periodiche e animazione socio - culturale.

Il ludotecario è una figura che richiede una formazione adeguata raggiungibile tramite lo sviluppo dei seguenti punti:

  • arricchimento della propria cultura ludica attraverso una ricerca metodologica e sistematica sul gioco e sul giocattolo, al fine di comprenderne l'importanza pedagogica o l'eventuale "irrilevanza"
  • partecipazione a stages teorico - pratici riguardanti le attività di animazione e di laboratorio (teatro, fiabe, pittura, manipolazione, assemblaggio, etc.)
  • studi approfonditi di psico - pedagogia infantile
  • conoscenza del computer e di Internet per guidare il bambino ad un uso ludico - educativo di questi nuovi media
  • analisi e soddisfacimento dei bisogni territoriali
  • ricerca sulle tradizioni popolari e sull'uso dei giocattoli di una volta
  • pre - cognizioni scolari ad indirizzo magistrale, artistico o di livello superiore (laurea in psicologia o scienze dell'educazione)