Nel nostro rapporto non ci siamo mai dimenticati[19] che il nostro è un paese di turismo ricettivo.

Quest’anno abbiamo condotto una ricerca sulla promozione regionale via internet di cui riportiamo i primi risultati nella tabella 42.

Emerge chiaramente che le politiche di marketing territoriale sono estremamente disomogenee ma si evidenziano anche buone prassi da seguire.

Purtroppo in pochi hanno capito la logica del web che impone non grandi siti promozionali ma reti di siti con standard certificati di informazioni.

Poche istituzioni si mettono nei panni del navigatore che non cerca solo le informazioni ma un flusso che, link dopo link, lo porti, se desidera, alla prenotazione e al biglietto o voucher.

In questo contesto il sito Enit è piacevolmente innovato ma fa i conti ancora con una logica centralistica.

Un ragionamento a parte lo merita chi ha imposto le gerarchie dei domini (nomi) internet, che sono incomprensibili per uno straniero che mai cercherà informazioni turistiche su Roma in siti come www.comune.roma.it o www.regione.lazio.it , peraltro ne troverebbe poche.

Sarebbero più ragionevoli siti come www.roma.it o www.italia.it che per ora non sono consentiti neppure all’ente pubblico.

In compenso i privati hanno occupato molti siti dal nome veramente interessante come http://www.italy.com, http://www.italy.net, http://www.italia.com.

Ma il nostro marketing territoriale è carente non solo nei nomi che ne consentirebbero l’accesso: mancano i siti dei comuni, le connessioni con i siti di prenotazione alberghiera, la cornice logica è spesso carente, le lingue poche e le informazioni poco aggiornate.

Tab. 42 - Informazioni provenienti dagli assessorati al turismo

BASILICATA EMILIA ROMAGNA
LOMBARDIA LIGURIA
MARCHE MOLISE
PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO PUGLIA
SICILIA TOSCANA


[19] Vedi al riguardo IX Rapporto, pag. 505 e seguenti.