problematiche di ruolo

All’interno di questa area dell’indagine sono ricomprese parecchie differenti variabili del lavoro del ludotecario, stavolta riferite alle problematiche di ruolo in esso presenti ed all’incidenza dell’organizzazione, dei campi di forza presenti nei contesti, dell’esperienza sulle percezioni, valutazioni, aspettative dei ludotecari. Data anche in questo caso l’estrema disomogeneità delle indicazioni emerse, il materiale è stato organizzato riportando, per ciascuno degli indicatori esaminati, le valutazioni degli 8 soggetti intervistati. In primo luogo, è stata esaminata la frequenza con cui gli intervistati devono modificare aspetti del proprio lavoro, insieme con la natura delle esigenze/richieste a fronte delle quali si devono modificare aspetti del lavoro:

  Frequenza Esigenze/richieste a fronte delle quali si modifica il lavoro
1 bassa bisogni del bambino, necessità amministrative
2 molto elevata diversità delle fasce di età degli utenti, diversità dei bisogni dei bambini, far fronte alle esigenze dei bambini handicappati
3 molto elevata necessità organizzative della ludoteca, esigenze dei bambini
4 molto elevata esigenze dei bambini, richieste da parte delle scuole, progettualità relativa agli altri servizi
5 elevata numero dei bambini presenti in ludoteca
6 bassa  
7 elevata tipologia degli utenti
8 elevata organizzazione di feste e tornei
In secondo luogo, allo scopo di collocare il lavoro dei ludotecari in un contesto comunicativo e di coglierne il sostrato organizzativo si è indagata l’area dei flussi informativi e della valutazione del lavoro:
  Flusso delle informazioni organizzative Soggetti della valutazione del lavoro
1 dall'alto verso il basso e viceversa utenti, genitori, comitato di gestione
2 " lo stesso ludotecario l'assessorato alla cultura
3 " equipe di coordinamento, consiglio direttivo
4 " equipe educative, organi comunali
5 " gli operatori stessi della ludoteca
6    
7 " equipe della ludoteca
8 " il ludotecario stesso
L’area di approfondimento successiva riguarda i tipi di decisioni assunte dai ludotecari, l’estensione dell’ambito in cui esse possono essere assunte ed infine il loro valore economico, vale a dire quale sia il peso di un eventuale errore nelle decisioni prese dal ludotecario:
  Tipi di decisioni
richieste
Ambito decisionale Valore economico delle decisioni
1 organizzative, educative, relative alla gestione del servizio, relative alla valutazione del servizio medio medio
2 organizzative, educative, relative alle metodologie di animazione ampio molto elevato
3 organizzative, educative medio-ampio elevato
4 relative alla programmazione ed ideazione ed alla gestione dei gruppi di lavoro medio basso
5 relative alla programmazione ed ideazione di strategie e giochi medio elevato
6 scelta dei giochi basso elevato
7 approvvigionamento dei giochi, gestione delle attività, ricerca e selezione dei consulenti ampio elevato
8 tecniche, organizzative, educative, economiche ampio medio elevato
Il ruolo del ludotecario come punto di intersezione di aspettative differenti viene sintetizzato nella tavola che segue, dove si illustra che cosa si aspettano i bambini, e che cosa i genitori dal ludotecario, al fianco degli obiettivi che i ludotecari stessi si auto-pongono:
  Che cosa si aspettano i bambini dai ludotecari Che cosa si aspettano i genitori dai ludotecari Che cosa si aspettano i ludotecari da se' stessi
1 Organizzazione del gioco stimolo al diverimento stimolo alla creazione del gruppo dei compagni gestione accurata del tempo libero per i figli capacità di rispondere ai bisogni del bambino e di ampliarne lo spettro
2 di essere ascoltati, gratificati, di trovare complicità ed amicizia, di essere percepiti come arbitri delle situazioni intrattenimento dei figli capacità di educare al gioco per socializzare ed apprendere trasmettere serenità
3 prodotti dell’attività di laboratorio che risolvano tutti i problemi capacità di educare, socializzare capacità di ricercare ed educare al gusto estetico
4 stimolo al gioco ed al divertimento emozioni ed affettività che intervengano negli ambiti della fanciullezza dimenticati o sottovalutati dagli adulti, che diano risposte alle difficoltà del vivere in una civiltà poco attenta all’infanzia capacità di partecipare allo sviluppo educativo del ragazzo (insieme alle altre agenzie formative), ma nella specificità di un discorso che parta dal gioco, coinvolga il fare ed arrivi al pensare
5 presenza fisica ed affettiva parcheggio dei figli totale autonomia ed indipendenza economica
6      
7 stimolo al divertimento parcheggio dei figli di saper fornire ai ragazzi capacità critiche, usando ogni mezzo espressivo
8 trovare nel ludotecario un compagno di giochi, un confidente, trovare stimolo al divertimento ed alla socializzazione coordinamento del tempo libero dei figli sicurezza sociale di essere educatori del gioco e promotori della crescita dei bambini
La tavola che segue illustra invece le percezioni degli intervistati rispetto ai risultati-chiave ed ai risultati marginali del proprio lavoro, insieme alla suddivisione del tempo di lavoro del ludotecario:
  Risultati chiave % Risultati marginali % Suddivisione del tempo di lavoro
1 Socializzazione, prevenzione del disagio, coinvolgimento dei genitori nelle attività ludiche 90 Funzionare come agenzia culturale 10 da solo: 50%
con un collaboratore: 40%
con più collaboratori: 10%
2 coinvolgimento dei bambini 80 organizzazione del servizio prestito 20 con un collaboratore: 100%
3         da solo: 30%
con più collaboratori: 70%
4 coinvolgimento qualitativo dei bambini prestito e riparazione giochi 20 coinvolgimento quantitativo dei bambini 80 da solo: 60%
con un collaboratore: 70%
con più collaboratori: 10%
5 soddisfacimento dei bisogni del ludotecario 20 coinvolgimento degli insegnanti 80 da solo: 20%
con un collaboratore: 70%
con più collaboratori: 10%
6          
7 dare ai ragazzi strumenti critici, promuovere la ludoteca 80 coinvolgimento degli insegnanti 20 da solo: 20%
con un collaboratore: 50%
con più collaboratori: 30%
8 favorire la crescita armonica di bambini e ragazzi 80   20 da solo: 100%
Le aree di approfondimento relative alle situazioni di disagio, dovute al gap tra competenze possedute e competenze richieste, hanno evidenziato l’esistenza di tali criticità, senza significative polarizzazioni, nel campo delle abilità tecnico-manuali, dei giochi di ruolo, dei rapporti con le altre realtà territoriali, delle pratiche burocratiche, delle realizzazioni grafiche, della gestione contemporanea di gruppi di bambini di diverse fasce di età.
Come abbiano avuto modo di constatare, nelle ludoteche non esiste una organizzazione del lavoro ed una gerarchia di funzioni rigide, non esistono, per i ludotecari, i "superiori" nel senso che normalmente si attribuisce a questo termine all’interno delle imprese.
In questo settore i "superiori", afferma un intervistato, sono gli assessori, i presidenti delle giunte, i presidenti circoscrizionali: essi spesso mancano di competenze, sono imprigionati nel proprio ruolo amministrativo e non prendono alcuna iniziativa.

Per quanto concerne i cambiamenti auspicati per migliorare le competenze dei ludotecari e sfruttare le attitudini attualmente trascurate la tavola seguente fornisce una sintesi delle evidenze emerse:
  Cambiamenti auspicati Attitudini non sfruttate
1 interventi di aggiornamento professionale occasioni di confronto con altre ludoteche (italiane ed europee) incontri periodici con altri operatori capacità di organizzazione e gestione del servizio, ampliamento dei servizi della ludoteca
2 interventi di aggiornamento professionale, ristrutturazioni tecniche per realizzare attività teatrali capacità di recitazione
3    
4 confronti periodici con altri operatori, scambi di esperienze abilità tecnico manuali
5 maggiore successo economico nessuna
6 la frequenza da parte di un utenza più motivata  
7 dotazione di strumentazioni più aggiornate, maggior numero di personale in servizio  
8 interventi di aggiornamento professionale, maggior numero di personale in servizio, maggiori riconoscimenti economici, maggior riconoscimento dell’esperienza professionale  
Qualche considerazione di sintesi appare a questo punto necessaria per tracciare un quadro delle problematiche di ruolo connesse al lavoro del ludotecario: Quest’ultimo dato, in particolare, sembra confermare l’impressione che quello dei ludotecari sia un mondo fatto prevalentemente di esperienze monadiche, chiuse in sé stesse ed ancora distanti da una logica di rete, di collegamento organico dei diversi soggetti. Per i ludotecari le occasioni di scambio e confronto, in cui affacciarsi da finestre diverse dalle proprie su scenari strutturalmente differenti, non sembrano essere molte. L’importanza del dialogo tra i ludotecari, un prassi come abbiamo visto tutta da costruire ed incentivare, appare collegata anche alla necessità di pervenire ad una comune definizione dell’ambito della professione, una pre-condizione essenziale per regolamentarne in qualche modo anche il curriculum formativo.

back ipertesto
Back ipertesto

Pagina elaborata a cura di
© GALILEO Problem solving
divisione della MARCHIO Sistemi Innovativi S.r.l.